825
contributi
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 5: | Riga 5: | ||
Il presente saggio vuole approfondire il fenomeno conosciuto come "Befana Fascista". Il testo di riferimento per l'analisi semiotica sono i filmati dell'Istituto Luce del Ventennio e disponibili in bibliografia. | Il presente saggio vuole approfondire il fenomeno conosciuto come "Befana Fascista". Il testo di riferimento per l'analisi semiotica sono i filmati dell'Istituto Luce del Ventennio e disponibili in bibliografia. | ||
La prima di queste Befane si tenne il 6 gennaio 1928. Nel | La prima di queste Befane si tenne il 6 gennaio 1928. Nel 1934 cambiò denominazione in '''Befana del Duce''', nel 1940 divenne '''Befana del Soldato''' e con la Repubblica Sociale Italiana tornò alla denominazione originaria Befana Fascista.<ref name=":0">https://www.secoloditalia.it/2019/01/cera-una-volta-la-befana-fascista-un-esempio-di-stato-solidale-e-popolare-video/</ref><ref name=":1" /> | ||
Augusto Turati, segretario del Partito Nazionale Fascista, nel corso di un viaggio a Buenos Aires ebbe modo di osservare la Befana organizzata dall’Associazione lavoratori fascisti emigrati in Argentina, e volle riproporre la cosa in Italia.<ref>Fernando J. Devoto, ''Historia de los Italianos en la Argentina'', Biblos, Buenos Aires, 2008, pag.355</ref> La Befana in quegli anni era un po’ in ribasso, anche se era sempre radicata nell’animo degli italiani. Il fascismo, prendendola in mano e gestendola, ne fece uno egli avvenimenti più importanti e sentiti dell’anno. La cosa funzionava così: tutti i federali sensibilizzavano le imprese, le banche, i privati a donare beni e denaro per la Befana dei più poveri e e soprattutto dei bambini. Le organizzazioni giovanili e femminili fasciste si occupavano dell’aspetto logistico, che si rivelò subito imponente, e il 6 gennaio mattina si teneva nelle locali Case del Fascio la solenne distribuzione di doni ai bambini figli delle classi meno agiate. Le distribuzioni si svolgevano anche per figli di lavoratori di determinate categorie: ferrovieri, postali, metalmeccaninci, minatori, agrari, etc.<ref name=":0" /> | Augusto Turati, segretario del Partito Nazionale Fascista, nel corso di un viaggio a Buenos Aires ebbe modo di osservare la Befana organizzata dall’Associazione lavoratori fascisti emigrati in Argentina, e volle riproporre la cosa in Italia.<ref>Fernando J. Devoto, ''Historia de los Italianos en la Argentina'', Biblos, Buenos Aires, 2008, pag.355</ref> La Befana in quegli anni era un po’ in ribasso, anche se era sempre radicata nell’animo degli italiani. Il fascismo, prendendola in mano e gestendola, ne fece uno egli avvenimenti più importanti e sentiti dell’anno. La cosa funzionava così: tutti i federali sensibilizzavano le imprese, le banche, i privati a donare beni e denaro per la Befana dei più poveri e e soprattutto dei bambini. Le organizzazioni giovanili e femminili fasciste si occupavano dell’aspetto logistico, che si rivelò subito imponente, e il 6 gennaio mattina si teneva nelle locali Case del Fascio la solenne distribuzione di doni ai bambini figli delle classi meno agiate. Le distribuzioni si svolgevano anche per figli di lavoratori di determinate categorie: ferrovieri, postali, metalmeccaninci, minatori, agrari, etc.<ref name=":0" /> | ||
Riga 13: | Riga 13: | ||
Dalle foto che ci sono giunte era veramente una festa: giochi di ogni tipo, dai trenini ai soldatini, strumenti musicali, dolciumi, abiti, bambole, carrozzine, cibarie, e chi più ne ha più ne metta. I federali inoltre provvedevano alla consegna riservata di somme di denaro ai capifamiglia più indigenti. | Dalle foto che ci sono giunte era veramente una festa: giochi di ogni tipo, dai trenini ai soldatini, strumenti musicali, dolciumi, abiti, bambole, carrozzine, cibarie, e chi più ne ha più ne metta. I federali inoltre provvedevano alla consegna riservata di somme di denaro ai capifamiglia più indigenti. | ||
A partire dal 1934, dopo la caduta in disgrazia di Turati, la "Befana fascista" mutò la denominazione in "Befana del duce" (o "Natale del duce" per le zone in cui era tradizione distribuire i doni ai bambini in tale data), allo scopo di utilizzare la ricorrenza per avallare il culto della personalità di Benito Mussolini, avviata dal nuovo segretario del PNF, Achille Starace.<ref>Befana fascista. (4 gennaio 2022). ''Wikipedia, L'enciclopedia libera''. Tratto il 6 gennaio 2022, 12:37 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Befana_fascista&oldid=124869925. Licenza 3.0</ref> | A partire dal 1934, dopo la caduta in disgrazia di Turati, la "Befana fascista" mutò la denominazione in "Befana del duce" (o "Natale del duce" per le zone in cui era tradizione distribuire i doni ai bambini in tale data), allo scopo di utilizzare la ricorrenza per avallare il culto della personalità di Benito Mussolini, avviata dal nuovo segretario del PNF, Achille Starace.<ref name=":1">Befana fascista. (4 gennaio 2022). ''Wikipedia, L'enciclopedia libera''. Tratto il 6 gennaio 2022, 12:37 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Befana_fascista&oldid=124869925. Licenza 3.0</ref> | ||
Dopo la guerra la tradizione non si interruppe neanche per un anno: tutte le categorie e le imprese avevano apprezzato il grande valore sociale delle Befane, le quali continuarono, come molti ricorderanno: le banche, i ministeri, le imprese più grandi organizzavano per i figli dei loro dipendenti delle spettacolari Befane, in alberghi o aule magne. | Dopo la guerra la tradizione non si interruppe neanche per un anno: tutte le categorie e le imprese avevano apprezzato il grande valore sociale delle Befane, le quali continuarono, come molti ricorderanno: le banche, i ministeri, le imprese più grandi organizzavano per i figli dei loro dipendenti delle spettacolari Befane, in alberghi o aule magne. |
contributi