Semiotica della performance di Achille Lauro al Festival di Sanremo 2022: differenze tra le versioni

* Il testo della canzone riprende tematiche cristiane, il Giorno della Domenica, la parola Alleluia, ecc...

* Il coro è di tipo Gospel, femminile, con donne di colore che tengono in mano uno strano quadretto che riproduce forse il volto del cantante. Forse a richiamare un libro moderno dove non ci sono più parole scritte, ma immagini, o forse a dire che quel volto è la fonte delle scritture poiché è la scrittura, l'unica sul "libretto".

* Il cantante, Achille Lauro, si propone a torso nudo, con pantalone griffato e gioielli vari.

* Il battesimo fai da te è un nuovo paradigma comunicativo: "io mi battezzo".<ref>Indicativo presente: https://www.coniugazione.it/verbo/battezzarsi.php</ref>

* Detto con altre parole, io non ho bisogno di un intermediario per rinnovarmi, per illuminarmi, mi auto-illumino.

* Rispetto alla tradizione cristiana, Achille Lauro si rifà ad una formula gnostica? Cioè trova la rinascita? Ostenta questo percorso intimo in maniera autentica o finge? E se finge, finge in maniera sincera?

* Il gesto, pur differendo dal battesimo e dalla tradizione, richiama di tutta evidenza la ritualità cristiana dei primi tempi: la conchiglia (natura) per contenere l'acqua, l'acqua che cadendo sul volto lo bagna e scivola sul corpo.

* Non si asciuga, ma usa le braccia per "asciugare l'acqua".

* Non vengono pronunciate delle parole.

* Dio potrebbe non essere presente in questo "rituale", c'è nel cantante? C'è nell'attore?

* C'è un accenno alla preghiera (mani giunte). È forse questa l'essenzialità di una spritualità timida (o è invece una cosa improvvisata)?

== Bibliografia ==