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Tra i passi dell’Antico Testamento, il libro della Genesi presenta Eva come prefigurazione di Maria (cfr. Gen 3,15). Nel Nuovo Testamento, invece, Pio IX dà grande risalto a due versetti del Vangelo di San Luca: Lc 1,28, dove la Madonna è chiamata dall’arcangelo Gabriele “Piena di grazia” e a Lc 1,42, dove Elisabetta le dice: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”. | Tra i passi dell’Antico Testamento, il libro della Genesi presenta Eva come prefigurazione di Maria (cfr. Gen 3,15). Nel Nuovo Testamento, invece, Pio IX dà grande risalto a due versetti del Vangelo di San Luca: Lc 1,28, dove la Madonna è chiamata dall’arcangelo Gabriele “Piena di grazia” e a Lc 1,42, dove Elisabetta le dice: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”. | ||
Fu Papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, a sancire come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.<blockquote>''«[...] dichiariamo, affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina dev'essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli.»''</blockquote>'''Segni distintivi (fine XVIII sec.)''' | Fu Papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, a sancire come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.<blockquote>''«[...] dichiariamo, affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina dev'essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli.»''</blockquote>'''Segni distintivi (fine XVIII e prima metà XIX sec.)''' | ||
*Preghiera: "Tota Pulchra es"<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/Tota_pulchra_es</ref><ref>''Tota pulchra es Maria- et macula originalis non est in Te. Tu Gloria Ierusalem- Tu Laetitia Israel. Tu honorificentia populi nostri- Tu Advocata peccatorum. O Maria, Virgo prudentissima- Mater clementissima, ora pro nobis – intercede pro nobis ad Dominum Jesum Christum''.</ref> da cui la scritta "TOTA PULCHRA" | *Preghiera: "Tota Pulchra es"<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/Tota_pulchra_es</ref><ref>''Tota pulchra es Maria- et macula originalis non est in Te. Tu Gloria Ierusalem- Tu Laetitia Israel. Tu honorificentia populi nostri- Tu Advocata peccatorum. O Maria, Virgo prudentissima- Mater clementissima, ora pro nobis – intercede pro nobis ad Dominum Jesum Christum''.</ref> da cui la scritta "TOTA PULCHRA" | ||
*il simbolo artistico della lettera maiuscola iniziale di Maria: "M"<ref>Santa Caterina Zoe Labourè (1806-1876) vide la Vergine tre volte nel 1830, quando era novizia presso le Figlie della Carità a Parigi. Il 27 novembre alle 17,30 vide la Vergine come in un quadro, nella posa dell’Immacolata Concezione: “''era vestita di bianco e indossava un manto di colore azzurro argentato, con un velo aurora. Dalle Sue mani scaturivano come dei fasci di raggi di uno splendore meraviglioso. La Suora udì contemporaneamente una voce che diceva: “Questi raggi simboleggiano le grazie che Maria ottiene agli uomini. Intorno al quadro, ella lesse la seguente invocazione, scritta in lettere d'oro: - “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi! ». Io spando (queste grazie) sulle persone che Me le chiedono.. Alcuni istanti dopo, quel quadro si voltò: sul rovescio, la veggente distingue la lettera M sormontata da una piccola Croce e, in basso, i sacri Cuori di Gesù e di Maria. Dopo che la suora ebbe attentamente osservato la visione, la voce le disse: Si deve far coniare una medaglia su questo modello; le persone che la porteranno indulgenziata e che reciteranno con pietà questa breve preghiera, godranno di una specialissima protezione della Madre di Dio'' ».</ref> | *il simbolo artistico della lettera maiuscola iniziale di Maria: "M", i fasci di luce che escono dalle mani<ref>Santa Caterina Zoe Labourè (1806-1876) vide la Vergine tre volte nel 1830, quando era novizia presso le Figlie della Carità a Parigi. Il 27 novembre alle 17,30 vide la Vergine come in un quadro, nella posa dell’Immacolata Concezione: “''era vestita di bianco e indossava un manto di colore azzurro argentato, con un velo aurora. Dalle Sue mani scaturivano come dei fasci di raggi di uno splendore meraviglioso. La Suora udì contemporaneamente una voce che diceva: “Questi raggi simboleggiano le grazie che Maria ottiene agli uomini. Intorno al quadro, ella lesse la seguente invocazione, scritta in lettere d'oro: - “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi! ». Io spando (queste grazie) sulle persone che Me le chiedono.. Alcuni istanti dopo, quel quadro si voltò: sul rovescio, la veggente distingue la lettera M sormontata da una piccola Croce e, in basso, i sacri Cuori di Gesù e di Maria. Dopo che la suora ebbe attentamente osservato la visione, la voce le disse: Si deve far coniare una medaglia su questo modello; le persone che la porteranno indulgenziata e che reciteranno con pietà questa breve preghiera, godranno di una specialissima protezione della Madre di Dio'' ».</ref> | ||
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