Il giornalismo perde quando vuole notiziare casi di suicidio gettando fango su minoranze religiose

Edicola (rivendita giornali).

A cura di Renato Ongania

Il Giornalismo è un mestiere nobile (Torellini, 2022), ma perde tutto il suo fascino e valore sociale quando si spinge oltre i propri dettami deontologici ed etici.

Un indicatore fin troppo facile in cui si riconoscono gli sbandamenti è la narrazione di un suicidio in cui si getta fango su una minoranza religiosa che per ovvie ragioni non ha modo di replicare o difendersi adeguatamente dalle accuse e dagli accostamenti fuori luogo.

Senza che vi siano elementi oggettivi a sostegno della ipotesi non si dovrebbero citare minoranze religiose: l'accostamento (positioning) con un caso di suicidio implicitamente indica al lettore che la minoranza religiosa è, potrebbe essere, una possibile causa del suicidio. Si inocula il sospetto in maniera subdola.

Il giornalismo che si presta a questo genere di manipolazione è arrivato a uno stadio in cui genera disvalore nella società, quei giornali diventano mercanti di caos, sono nocivi.

Il caso che si presenta nella sua allarmante tragicità è il doppio suicidio di una coppia di pensionati a Santa Sofia in provincia di Forlì-Cesena.

TITOLI

La prima osservazione riguarda i titoli dei giornali del 23 maggio 2022:

• Forlì, suicidio dei seguaci di Ramtha: un biglietto inquietante e il mistero della setta
• Il doppio suicidio di Spinello e l'ombra della setta Ramtha: cosa sappiamo
• Suicidio coppia Forlì, che cos’è la setta Ramtha e cosa c’entra col caso
• Coppia adepta di Ramtha: suicidio nella casa-bunker aspettando l'apocalisse
• Cos'è la setta Ramtha e chi sono i seguaci
• Emergono dettagli inquietanti su marito e moglie morti vicino Forlì: appartenevano alla setta Ramtha
• Coppia suicida seguace culto Ramtha. L'esperto: "Visione apocalittica ma probabili motivi personali"
• Suicida una coppia di seguaci di Ramtha, un gruppo New Age
• DOPPIO SUICIDIO FORLÌ/ “2012? L’attesa di catastrofi può creare fenomeni depressivi”
• Suicida coppia seguace della setta Ramtha: viveva in una casa con bunker nel borgo che doveva sopravvivere all'Apocalisse
• Coppia trovata morta in casa, si ipotizza il duplice suicidio

Dalla selezione casuale dei primi articoli di giornale che appaiono nella ricerca di Google si conferma lo stesso modello replicato più e più volte che costituisce la maggioranza del campione: la parola "suicidio", e l'espressione "setta Ramtha".

CONCLUSIONI

Non serve dilungarsi molto in questa analisi, si può tranquillamente concludere che occorre rispolverare una deontologia professionale nel settore del Giornalismo e restituire la professione al suo scopo istitutivo: informare il lettore con delle notizie per renderlo un cittadino migliore, cioè informato e maggiormente consapevole di ciò che lo circonda.

Va da sé che un cittadino informato può assumersi maggiori responsabilità nella società perché è consapevole di ciò che lo circonda e vuole contribuire al progresso. Perché fare a meno dei giornali quando possono avere una funzione nobile nella società?

CONTRO-TITOLI RIPARATIVI

• Coppia suicida a Forlì, la psicologa delle religioni: “No alla gogna mediatica contro seguaci di Ramtha”

COMUNICATO DELLA RAMTHA'S SCHOOL OF ENLIGHTENMENT

• La RSE - Ramtha's School of Enlightenment in merito al tragico doppio suicidio in Italia 22 maggio 2022 "Dopo aver appreso la notizia che due ex studenti si erano suicidati, JZ Knight, fondatrice della Ramtha's School of Enlightenment (RSE) ha espresso il suo dolore per tale perdita: “Lo staff e gli studenti della RSE, noi tutti inviamo le nostre preghiere alle famiglie, agli amici e membri della comunità di Spinello che sono stati colpiti dalla morte di Paolo e Stefania. E ai loro figli, sappiamo che le parole non possono consolarvi per una tale perdita, ma sappiate che i nostri cuori sono con voi”. "Paolo Neri e Stefania Platania hanno frequentato i corsi della RSE tra il 2003 e il 2012. La RSE non ha avuto contatti con loro dall'ultima volta che hanno partecipato a un seminario 10 anni fa", ha affermato il portavoce Mike Wright. “Gli insegnamenti della RSE celebrano la vita. Forniamo informazioni e tecniche alle persone per affrontare e superare le sfide della loro vita, e non evitarle. I concetti fondamentali insegnati nella Scuola sottolineano la sacralità della vita umana. La scelta fatta dalla coppia è tragica e non rispecchia assolutamente la filosofia della scuola”. Secondo Wright, le voci sulle profezie sulla fine del mondo sono infondate e mostrano un malinteso sulle raccomandazioni della scuola di essere sovrani. “Ramtha ha parlato dei cambiamenti della Terra dagli anni '80 e ha dato speranza alle persone raccomandando azioni tangibili affinché le persone si preparino ai vari cambiamenti. Quando le calamità colpiscono, come stiamo assistendo con frequenza e intensità sempre maggiori, i nostri studenti possono quindi essere una fonte di sostegno per le loro famiglie e comunità piuttosto che un peso”. La RSE invita la comunità e i media ad astenersi da speculazioni e pettegolezzi sui social media in modo che i figli di Paola e Stefania nel loro lutto non debbano affrontare ulteriore dolore e angoscia in questo momento difficile".