Un sguardo al fenomeno dell'astensione dal voto: differenze tra le versioni

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Oggi voglio dare uno sguardo semiotico al fenomeno dell'astensionismo al voto grande protagonista annunciato delle prossime elezioni politiche 2022. Non intendo esprimere alcun parere personale sul voto, solo un giudizio sommario sul fenomeno che si annuncia clamoroso, una sorta di chiave di lettura ''leggera'' e leggermente provocatoria del fenomeno.</blockquote>
 
Oggi voglio dare uno sguardo semiotico al fenomeno dell'astensionismo dal voto grande protagonista annunciato delle prossime elezioni politiche 2022. Non intendo esprimere alcun parere personale sul voto, solo un giudizio sommario sul fenomeno che si annuncia clamoroso, una sorta di chiave di lettura ''leggera'' e leggermente provocatoria del fenomeno.</blockquote>
Per fare questo esercizio applicherò un concetto studiato da Umberto Eco: la ''sceneggiatura comune'', un'immagine che in qualche modo sintetizza il rito del voto.
Per fare questo esercizio applicherò un concetto studiato da Umberto Eco: la ''sceneggiatura comune'', un'immagine che in qualche modo sintetizza il rito del voto.


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Questa astensione dall'acquisto ha ragioni molto elementari, inutile andare dietro a complessità paventate dalla politica rispetto al non-voto che giustifica se stessa.
Questa astensione dall'acquisto ha ragioni molto elementari, inutile andare dietro a complessità paventate dalla politica rispetto al non-voto che giustifica se stessa.


Le ragioni essenziale è la non necessità di soddisfare un desiderio (Gnasso, Iabichino, 2014)<ref>''Existential Marketing. I consumatori comprano gli individui scelgono'', Hoepli, 2014, p.22.</ref>: non viene percepito alcun desiderio soddisfabile dalla Politica (Offerta nel gergo economico). Si va al mercato, ma si torna con la borsa vuota perché "non c'era niente che mi interessava". Su questo punto Giampaolo Fabris parla di "differibilità dei desideri".<ref>''Il nuovo consumatore: verso il postmoderno'', p. 85</ref>
La ragioni essenziale è la non necessità di soddisfare un desiderio (Gnasso, Iabichino, 2014)<ref>''Existential Marketing. I consumatori comprano gli individui scelgono'', Hoepli, 2014, p.22.</ref>: non viene percepito alcun desiderio soddisfabile dalla Politica (Offerta nel gergo economico). Si va al mercato, ma si torna con la borsa vuota perché "non c'era niente che mi interessava". Su questo punto Giampaolo Fabris parla di "differibilità dei desideri".<ref>''Il nuovo consumatore: verso il postmoderno'', p. 85</ref>
 
La Domanda è pari a zero per gran parte dei potenziali acquirenti, che altro non sono che i Cittadini con diritto di voto.


La Domanda è pari a zero per gran parte dei potenziali acquirenti, che altro non sono che i Cittadini con diritto di voto.
Vinceranno quei partiti che riusciranno a dialogare con i nuovi "Cittadini consumatori".<ref>Nella definizione terminologica a cui si accenna nella prefazione alla seconda edizione di ''Societing'', Fabris, Egeo, 2009.</ref>


Nel gergo del marketing si potrebbe parlare di massificazione, un generale livellamento verso il basso, provocato dalla scomparsa delle differenze percepite come significative dal consumatore.
Nel gergo del marketing si potrebbe parlare di massificazione, un generale livellamento verso il basso, provocato dalla scomparsa delle differenze percepite come significative dal consumatore.
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