La Semiotica del Carro Armato: differenze tra le versioni
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Oggi "scopriamo", come del resto è avvenuto prima che il Fascismo prendesse il potere in Italia, che ci sono "industriali" (capitalisti, fascisti o comunisti che siano non importa), PERSONE pronte a fare affari da una guerra. | Oggi "scopriamo", come del resto è avvenuto prima che il Fascismo prendesse il potere in Italia, che ci sono "industriali" (capitalisti, fascisti o comunisti che siano non importa), PERSONE pronte a fare affari da una guerra. | ||
Persone | Persone e famiglie che vivono con l'industria che si avvantaggiano della guerra. | ||
Pochi parlando di un "capitalismo sostenibile"... | Non solo. | ||
Le azioni sono nel marcato libero della Borsa! Quanti politici dicono: "Boicottiamo i creatori di armi" per esempio? E servirebbe a poco. | |||
Pochi parlando di un "capitalismo sostenibile"... Forse ci siamo riempiti le orecchie di tante utopie poco sostenibili. | |||
Nessuno dice: "Togliamo l'industria bellica dal mercato libero", per esempio. | Nessuno dice: "Togliamo l'industria bellica dal mercato libero", per esempio. | ||
Quanti politici lavorano con queste lobby? | '''Quanti politici lavorano con queste lobby?''' | ||
Quel principio economico del "Laissez Faire" (che in politica è assorbito da quella stagione piena di "deregulation") ci ha portati vicini al baratro nucleare, a dei paradossi della nostra civiltà, e così abbiamo sul piatto una tragedia dalle proporzioni gigantesche. | Quel principio economico del "''Laissez Faire''" (che in politica è assorbito da quella stagione piena di "deregulation") ci ha portati vicini al baratro nucleare, a dei paradossi della nostra civiltà, e così abbiamo sul piatto una tragedia dalle proporzioni gigantesche. | ||
Questo è un problema, scopi contrapposti. Sopravvivenza "mia" e morte "tua". | Questo è un problema, scopi contrapposti. Sopravvivenza "mia" e morte "tua". | ||
Ma c'è la democrazia... non tutto è perduto. Nonostante la debolezza istituzionale dell'Europa, c'è una via d'uscita. | Ma c'è la democrazia... non tutto è perduto. | ||
Nonostante la debolezza istituzionale dell'Europa, c'è una via d'uscita. | |||
Basta creare una sovrapposizione di fattori che determini la pace e il gioco è fatto. | |||
È difficile? Sì, lo è ancor di più per coloro che non hanno studiato e si improvvisano "Politici". | |||
Molti politici si comportano come "Alice nel paese delle meraviglie" e parlano di pace perché pensano di intercettare un sentimento comune positivo. E non sbagliano in questo, ma non basta, devono anche poter parlare di guerra: devono spiegare come possiamo convivere con coloro che vivono di armi. | |||
Quali regole vanno applicate? Ne servono di nuove? | |||
Per salvare la nostra democrazia, forse, occorre un più importante equilibrio di forze nella comunità, per esempio un'informazione trasparente sull'industria militare, sui "contractor" sulle commesse militari, sui consulenti (politici, ex politici, ex militari) che fanno muovere i miliardi... | Per salvare la nostra democrazia, forse, occorre un più importante equilibrio di forze nella comunità, per esempio un'informazione trasparente sull'industria militare, sui "contractor" sulle commesse militari, sui consulenti (politici, ex politici, ex militari) che fanno muovere i miliardi... | ||
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Trasparenza, e per quanto riguarda noi cittadini, una rinnovata consapevolezza della posta in gioco. | Trasparenza, e per quanto riguarda noi cittadini, una rinnovata consapevolezza della posta in gioco. | ||
Ogni tanto | Ogni tanto occorre leggere qualche articolo sull'innovazione militare, per esempio. | ||
==Bibliografia== | ==Bibliografia== |
Versione delle 16:24, 3 mar 2022
A cura di Renato Ongania
LE ARMI DELLA DEMOCRAZIA: CONSAPEVOLEZZA, INFORMAZIONE E TRASPARENZA
Il sogno europeo di Ventotene, L'Europa, si fondava sulla necessità di costruire la pace (Spinelli & C.).
Oggi "scopriamo", come del resto è avvenuto prima che il Fascismo prendesse il potere in Italia, che ci sono "industriali" (capitalisti, fascisti o comunisti che siano non importa), PERSONE pronte a fare affari da una guerra.
Persone e famiglie che vivono con l'industria che si avvantaggiano della guerra.
Non solo.
Le azioni sono nel marcato libero della Borsa! Quanti politici dicono: "Boicottiamo i creatori di armi" per esempio? E servirebbe a poco.
Pochi parlando di un "capitalismo sostenibile"... Forse ci siamo riempiti le orecchie di tante utopie poco sostenibili.
Nessuno dice: "Togliamo l'industria bellica dal mercato libero", per esempio.
Quanti politici lavorano con queste lobby?
Quel principio economico del "Laissez Faire" (che in politica è assorbito da quella stagione piena di "deregulation") ci ha portati vicini al baratro nucleare, a dei paradossi della nostra civiltà, e così abbiamo sul piatto una tragedia dalle proporzioni gigantesche.
Questo è un problema, scopi contrapposti. Sopravvivenza "mia" e morte "tua".
Ma c'è la democrazia... non tutto è perduto.
Nonostante la debolezza istituzionale dell'Europa, c'è una via d'uscita.
Basta creare una sovrapposizione di fattori che determini la pace e il gioco è fatto.
È difficile? Sì, lo è ancor di più per coloro che non hanno studiato e si improvvisano "Politici".
Molti politici si comportano come "Alice nel paese delle meraviglie" e parlano di pace perché pensano di intercettare un sentimento comune positivo. E non sbagliano in questo, ma non basta, devono anche poter parlare di guerra: devono spiegare come possiamo convivere con coloro che vivono di armi.
Quali regole vanno applicate? Ne servono di nuove?
Per salvare la nostra democrazia, forse, occorre un più importante equilibrio di forze nella comunità, per esempio un'informazione trasparente sull'industria militare, sui "contractor" sulle commesse militari, sui consulenti (politici, ex politici, ex militari) che fanno muovere i miliardi...
Trasparenza, e per quanto riguarda noi cittadini, una rinnovata consapevolezza della posta in gioco.
Ogni tanto occorre leggere qualche articolo sull'innovazione militare, per esempio.