Fenomenologia di Mike Bongiorno

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    Rischiatutto 1972

    Fenomenologia di Mike Bongiorno è un breve saggio scritto da Umberto Eco nel 1961 e pubblicato all'interno dell'opera Diario minimo nel 1963 da Arnoldo Mondadori Editore.

    È considerato uno dei primi esempi di critica televisiva.

    Analizzando le ragioni del successo del presentatore televisivo Mike Bongiorno - già celeberrimo all'epoca della stesura del saggio - viene articolata una disamina degli effetti sociologici prodotti dalla televisione nell'Italia del boom economico, fornendo considerazioni circa l'appiattimento mentale indotto nella massa dei telespettatori da un certo tipo di sottocultura televisiva.

    Sintesi

    Prima ancora di menzionare Mike Bongiorno, la cui fenomenologia viene tracciata a mero pretesto esemplificativo di un concetto, il vero punto focale del saggio viene definito ed esplicitato in esordio dello stesso mediante un'articolata introduzione di piglio sociologico ma del tutto generale, nella quale viene per lo più affrontata la tematica della massificazione mentale quale prodotto del consumismo televisivo e della mediocrità dei modelli cui gli spettatori vengono costantemente blanditi a uniformarsi.

    Il successo di Mike Bongiorno diventa dunque argomento di trattazione al fine di determinarne le ragioni dal punto di vista del pubblico: in tal senso l'autore ritiene utile descriverne e commentarne i tratti personali.

    Eco procede dunque a delineare un quadro sociologico di estrema meticolosità, nel corso della quale affronta e scandaglia senza alcun risparmio i modi tipici caratterizzanti lo showman nel limite di quanto traspariva dal suo modo di essere televisivo, con particolare attenzione verso le motivazioni della fama di gaffeur che lo accompagnava sin dagli albori della sua carriera.

    Pur preoccupandosi di precisare che oggetto dell'indagine "non è l'uomo, ma il personaggio", le conclusioni derivanti dall'analisi di ogni suo lato risultano fatalmente impietose, al limite della brutalità.

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