Semiotica del dogma dell'Immacolata Concezione nelle immagini devozionali
La voce Semiotica del dogma dell'Immacolata Concezione nelle immagini devozionali è stata creata come bozza per la stesura di un articolo di approfondimento con funzioni divulgative, utile allo studio diacronico di un aspetto della comunicazione pubblica (istituzionale) della religione cattolica pre-dogma e post-dogma.
(A cura di Renato Ongania).
La presente bozza, più precisamente, intende indagare, con sguardo semiotico, come sia stato trasposto il dogma dell'Immacolata Concezione (1854)[1] nelle immagini devozionali, dette anche 'santini', con un particolare focus al periodo di passaggio da "festa popolare" a "dogma" proclamato dalla Chiesa Cattolica in data 8 dicembre 1854.
Nell'articolo si cercheranno elementi di discontinuità e di continuità prima e dopo l'8 dicembre 1854, nelle 'immaginette' (immagini devozionali, santini), con limitazione geografica all'Italia meridionale.
INTRODUZIONE
Il presente lavoro prende il suo spunto iniziale da una riflessione sulla mal comprensione diffusa tra i fedeli della Chiesa Cattolica, cioè di credere che l'Immacolata Concezione sia riferita al concepimento di Gesù, e non a quello di Maria (madre di Cristo). Secondo la mal comprensione del dogma dell'Immacolata Concezione, Gesù sarebbe nato da una Vergine senza che questa abbia commesso peccato, rimanendo immacolata. Cioè sarebbe "immacolata" la concezione di Gesù.
Sebbene quanto sopra sia conforme al credo della Chiesa, il dogma si riferisce ad un'altra tematica.
Da questa mal comprensione del dogma, vi è l'erronea associazione all'Annunciazione, quindi alla raffigurazione dell'Angelo Gabriele che annuncia a Maria di avere nel proprio grembo Gesù (come nella rappresentazione dell'affresco rinascimentale del Beato Angelico).
Si tratta di un errore marchiano su cui non si insisterà oltre. Le origini, secondo la tesi proposta, sono da ricondurre ad un errore di comunicazione istituzionale della Chiesa rispetto al Dogma in oggetto, errore dovuto in parte alla difficoltà concettuale del dogma teologico dell'Immacolata Concezione, e alla difficoltà di trasposizione in immagini significanti.
Questo elaborato si propone di approfondire solo le immagini devozionali (pia devozione) che hanno accompagnato il Dogma nel XIX secolo in Italia.
Come ulteriore nota, altri confondono il dogma dell’Immacolata Concezione con quello della Verginità di Maria.
Definizioni chiave
Peccato Originale
Il testo che descriverebbe questo peccato è il capitolo 3 del libro della Genesi. L'apostolo Paolo, nei suoi scritti e in particolare nel capitolo 5 della Lettera ai Romani, ha presente il racconto della Genesi e ne sottolinea l'aspetto della solidarietà (nel male) che tutti gli esseri umani sperimentano. Questa categoria della solidarietà permette a Paolo di formulare il suo annuncio evangelico: Gesù Cristo (l'"agnus Dei qui tollit peccata mundi") è il centro della storia, il male originato da Adamo è vinto da Cristo, secondo Adamo, e per chi è solidale con Cristo il male può essere vinto.
Immacolata Concezione
La Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.[2]
Storia dell'Immacolata Concezione prima della proclamazione del Dogma (1854)
Per i Padri orientali Maria è la Παναγία, Panaghía, ovvero la “tutta santa”, santificata dallo Spirito Santo. In Occidente, invece, la dottrina sull’Immacolata si deve a Pelagio e a Giuliano di Eclano.
Sant’Agostino, ad esempio, nel suo De natura et gratia fa riferimento a un’espressione condivisa da molti credenti già nel V secolo d.C., e scrive: “La pietà impone di riconoscere Maria senza peccato”.
Bisognerà attendere il medioevo per una riflessione teologica approfondita sull’argomento.
L’introduzione della festa dell’Immacolata nell’Italia meridionale risale al IX secolo.
San Bernardo di Chiaravalle e San Tommaso d’Aquino, solo per citarne alcuni, affermano che Maria venne purificata dal peccato originale in cui era stata concepita.
Il primo teologo dell’Immacolata è Eadmero, che ritiene conveniente alla Madre di Cristo tale condizione, affermando che Dio “poteva, voleva e la fece” immacolata, nonostante sia nata nella nostra natura umana decaduta.
Un’idea più precisa arriva con il francescano Giovanni Duns Scoto, secondo il quale l’Immacolata Concezione non è un’eccezione alla redenzione di Cristo, ma un caso di perfetta e più efficace azione salvifica dell’unico mediatore, ovvero Cristo stesso.
In altre parole, Maria fu preservata dal peccato da Cristo. Ella è, in realtà, il caso più perfetto di salvezza operata da Cristo. La precisazione di Scoto è decisiva nello sviluppo della dottrina circa l’Immacolata Concezione e, man mano, si diffonde fra i teologi.
Nel corso della storia, i Papi, già a partire dal 1400 iniziano a chiarire la dottrina sull’Immacolata. Il primo fu Sisto IV, che proibì a macolisti e immacolisti di accusarsi vicendevolmente di eresia e adottò ufficialmente per Roma la festa della Concezione, approvandone il nuovo formulario in cui era già chiaramente espresso il privilegio mariano.
Nel 1435, durante il Concilio di Basilea, il canonico Giovanni di Romiroy si appella alla devozione popolare per indurre i padri conciliari a porre fine alla controversia circa l’Immacolata Concezione per non scandalizzare il popolo cristiano che si sente offeso quando sente affermare che Maria è stata macchiata dalla colpa originale.
Il Concilio di Trento (1545), senza definire l’Immacolata Concezione dichiarò, tuttavia, di non voler includere Maria nel discorso sul peccato originale.
Quasi un secolo dopo Papa Alessandro VII si dichiarò favorevole all’Immacolata Concezione, vietando di attaccarla sotto qualunque forma.
Nel corso dei secoli la fede popolare continua a dirsi favorevole all’Immacolata Concezione nonostante l’opposizione di una parte dei teologi. Nel XVII secolo nascono poi diverse confraternite sotto il titolo dell’Immacolata Concezione e diverse espressioni artistiche.
Ad incentivare questa convinzione vi fu soprattutto la predicazione dei frati francescani, alcune apparizioni mariane, non ultima quella di rue du Bac (1830) a Santa Caterina Labouré, e soprattutto l’introduzione della festa dell’Immacolata universalmente dal 1708 (Clemente XI estense la festa alla Chiesa universale).
Di fatto la pietà popolare svolse un ruolo efficace nella storia di tale dogma, vincendo le difficoltà teologiche e contribuendo a determinare quel factum ecclesiae, cioè la realtà viva della prassi ecclesiale a cui si richiamerà Pio IX come primo motivo della definizione dogmatica.[3]
Dogma teologico dell'Immacolata Concezione
Interventi che confluirono nella proclamazione del dogma da parte di Pio IX nel 1854.
Il Pontefice dell’epoca, nel 1848, istituì una commissione teologica per studiare questa verità e, soprattutto, perché si esprimesse sulla possibilità di definire il dogma; non tutti furono d’accordo.
Antonio Rosmini suggerì allora al Papa di interrogare tutti i vescovi. L’anno successivo il Papa pubblicò l’enciclica Ubi primum, in cui chiese a tutti i vescovi di esprimersi sulla definibilità del dogma. La risposta fu amplissimamente favorevole.
Tra i passi dell’Antico Testamento, il libro della Genesi presenta Eva come prefigurazione di Maria (cfr. Gen 3,15). Nel Nuovo Testamento, invece, Pio IX dà grande risalto a due versetti del Vangelo di San Luca: Lc 1,28, dove la Madonna è chiamata dall’arcangelo Gabriele “Piena di grazia” e a Lc 1,42, dove Elisabetta le dice: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”.
Fu Papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, a sancire come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
«[...] dichiariamo, affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina dev'essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli.»
Santini prima del dogma
Immagini non ancora oggetto di studio
Santini dopo il dogma
Immagini studiate dal Dott. Biagio Gamba[4]
Santino Immacolata Concezione - Litografia fine XIX secolo raffigurante la Madonna Immacolata venerata a Portici in provincia di Napoli misure 70x50 da: https://www.marcianoarte.com
Note
- ↑ https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-12/papi-festa-immacolata.html
- ↑ https://www.famigliacristiana.it/articolo/immacolata-ecco-le-cose-da-sapere.aspx
- ↑ https://www.ilfaroonline.it/2019/12/08/8-dicembre-origine-e-storia-della-festa-dellimmacolata-concezione/307878/
- ↑ http://filiconiomaniasantitralemani.blogspot.com/2012/07/limmacolata-concezione-della-litografia.html