Fenomenologia di Mike Bongiorno: differenze tra le versioni

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    '''''Fenomenologia di Mike Bongiorno''''' è un saggio scritto da [[Umberto Eco]] nel 1961 e pubblicato all'interno dell'opera ''Diario minimo''.  
    '''''Fenomenologia di Mike Bongiorno''''' è un breve saggio scritto da [[Umberto Eco]] nel 1961 e pubblicato all'interno dell'opera ''Diario minimo'' nel 1963 da Arnoldo Mondadori Editore.  


    È considerato anche uno dei primi esempi di critica televisiva.
    È considerato uno dei primi esempi di critica televisiva.


    Analizzando dal punto di vista semiotico le ragioni del successo del presentatore televisivo Mike Bongiorno - già celeberrimo all'epoca della stesura del saggio - viene articolata una disamina degli effetti sociologici prodotti dalla televisione nell'Italia del boom economico, fornendo considerazioni circa l'appiattimento mentale indotto nella massa dei telespettatori da un certo tipo di sottocultura televisiva.
    Analizzando le ragioni del successo del presentatore televisivo Mike Bongiorno - già celeberrimo all'epoca della stesura del saggio - viene articolata una disamina degli effetti sociologici prodotti dalla televisione nell'Italia del boom economico, fornendo considerazioni circa l'appiattimento mentale indotto nella massa dei telespettatori da un certo tipo di sottocultura televisiva.
    ==Sintesi==
    ==Sintesi==
    Prima ancora di menzionare Mike Bongiorno, la cui ''fenomenologia'' viene tracciata a mero pretesto esemplificativo di un concetto, il vero punto focale del saggio viene definito ed esplicitato in esordio dello stesso mediante un'articolata introduzione di piglio sociologico ma del tutto generale, nella quale viene per lo più affrontata la tematica della massificazione mentale quale prodotto del consumismo televisivo e della mediocrità dei modelli cui gli spettatori vengono costantemente blanditi a uniformarsi.
    Prima ancora di menzionare Mike Bongiorno, la cui ''fenomenologia'' viene tracciata a mero pretesto esemplificativo di un concetto, il vero punto focale del saggio viene definito ed esplicitato in esordio dello stesso mediante un'articolata introduzione di piglio sociologico ma del tutto generale, nella quale viene per lo più affrontata la tematica della massificazione mentale quale prodotto del consumismo televisivo e della mediocrità dei modelli cui gli spettatori vengono costantemente blanditi a uniformarsi.
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    Pur preoccupandosi di precisare che oggetto dell'indagine ''"non è l'uomo, ma il personaggio"'', le conclusioni derivanti dall'analisi di ogni suo lato risultano fatalmente impietose, al limite della brutalità.
    Pur preoccupandosi di precisare che oggetto dell'indagine ''"non è l'uomo, ma il personaggio"'', le conclusioni derivanti dall'analisi di ogni suo lato risultano fatalmente impietose, al limite della brutalità.
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    == Collegamenti esterni ==
     
    * [https://keepcalmandlearnsocialstudies.files.wordpress.com/2013/10/eco_diario_minimo.pdf Saggio in formato PDF]
    * [https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Umberto-Eco-e-la-fenomenologia-di-Mike-Bongiorno-in-un-saggio-ne-fece-icona-dell-Italia-del-boom-cf0b8e22-1328-4b28-92bf-edd588cdb467.html RaiNews]<br />
     
    [[Categoria:Opera di Umberto Eco]]
    [[Categoria:Opera di Umberto Eco]]
    [[Categoria:Bozza]]
    [[Categoria:Articolo]]

    Versione attuale delle 16:23, 3 set 2024

    Rischiatutto 1972

    Fenomenologia di Mike Bongiorno è un breve saggio scritto da Umberto Eco nel 1961 e pubblicato all'interno dell'opera Diario minimo nel 1963 da Arnoldo Mondadori Editore.

    È considerato uno dei primi esempi di critica televisiva.

    Analizzando le ragioni del successo del presentatore televisivo Mike Bongiorno - già celeberrimo all'epoca della stesura del saggio - viene articolata una disamina degli effetti sociologici prodotti dalla televisione nell'Italia del boom economico, fornendo considerazioni circa l'appiattimento mentale indotto nella massa dei telespettatori da un certo tipo di sottocultura televisiva.

    Sintesi

    Prima ancora di menzionare Mike Bongiorno, la cui fenomenologia viene tracciata a mero pretesto esemplificativo di un concetto, il vero punto focale del saggio viene definito ed esplicitato in esordio dello stesso mediante un'articolata introduzione di piglio sociologico ma del tutto generale, nella quale viene per lo più affrontata la tematica della massificazione mentale quale prodotto del consumismo televisivo e della mediocrità dei modelli cui gli spettatori vengono costantemente blanditi a uniformarsi.

    Il successo di Mike Bongiorno diventa dunque argomento di trattazione al fine di determinarne le ragioni dal punto di vista del pubblico: in tal senso l'autore ritiene utile descriverne e commentarne i tratti personali.

    Eco procede dunque a delineare un quadro sociologico di estrema meticolosità, nel corso della quale affronta e scandaglia senza alcun risparmio i modi tipici caratterizzanti lo showman nel limite di quanto traspariva dal suo modo di essere televisivo, con particolare attenzione verso le motivazioni della fama di gaffeur che lo accompagnava sin dagli albori della sua carriera.

    Pur preoccupandosi di precisare che oggetto dell'indagine "non è l'uomo, ma il personaggio", le conclusioni derivanti dall'analisi di ogni suo lato risultano fatalmente impietose, al limite della brutalità.

    Collegamenti esterni