Sinner e le tasse: differenze tra le versioni

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    Nicola Dimitri torna sul punto a distanza di tre anni da Cazzullo, riportando una istanza di Codacons: '''"È evidente allora che la questione sollevata dal Codacons è tutt’altro che sterile polemica. La questione sportiva si trasforma piuttosto in questione etica e di equità fiscale. Molto chiaramente afferma il Codacons: può un atleta rappresentare l’Italia e insieme scegliere di pagare le tasse altrove, magari in un paradiso fiscale dove le imposte sono minime?"'''<ref>https://www.we-wealth.com/news/investimenti/leggi-e-normative/sinner-il-nodo-delle-tasse-e-la-proposta-di-codacons</ref>
    Nicola Dimitri torna sul punto a distanza di tre anni da Cazzullo, riportando una istanza di Codacons: '''"È evidente allora che la questione sollevata dal Codacons è tutt’altro che sterile polemica. La questione sportiva si trasforma piuttosto in questione etica e di equità fiscale. Molto chiaramente afferma il Codacons: può un atleta rappresentare l’Italia e insieme scegliere di pagare le tasse altrove, magari in un paradiso fiscale dove le imposte sono minime?"'''<ref>https://www.we-wealth.com/news/investimenti/leggi-e-normative/sinner-il-nodo-delle-tasse-e-la-proposta-di-codacons</ref>


    === Oltre le opinioni, cosa dice il Fisco? ===
    == Oltre le opinioni, cosa dice il Fisco? ==
    *FISCOMANIA: https://fiscomania.com/sportivi-professionisti-tassazione/
    *FISCOMANIA: https://fiscomania.com/sportivi-professionisti-tassazione/
    == Note ==
    == Note ==

    Versione delle 09:17, 3 dic 2023

    a cura di Renato Ongania

    Uno degli argomenti polarizzanti che va ben oltre il tifo, è il pagamento delle tasse. C'è chi ritiene che Sinner da italiano avrebbe dovuto mantenere la residenza in Italia (e non trasferirla a Montecarlo) e chi invece sostiene che Sinner abbia fatto bene a trasferirsi nel Principato e di conseguenza è corretto che non paghi più le tasse sul reddito all'Italia.

    In questo breve ragionamento prenderemo in considerazione innanzitutto la "difesa" di Sinner.

    SINNER

    "È una scelta professionale, null’altro. A Montecarlo giochi all’aperto tutto l’anno, ci sono tutti i top player, i campi sono sempre a disposizione: sembra un Master 1000. Con chi giocherei in Italia? E io devo pensare ad allenarmi nel modo migliore, sennò non progredisco".[1]

    Seguono alcuni commenti pubblici sulla vicenda del trasferimento della residenza:


    PANATTA

    Adriano Panatta già nel 2020 ha avuto modo di commentare la scelta di Sinner sul cambio di residenza del 2019: “Il cambio di residenza di Sinner? Beh, io non discuto le scelte, più che legittime, di altre persone e molti lo facevano anche ai miei tempi, ma io non ho mai voluto ciò. La verità è che era una cosa che non mi andava, ho sempre preferito restare a Roma, questa è casa mia!”.[2]


    PIETRANGELI

    Nicola Pietrangeli la pensava diversamente: "Jannik ha violato qualche legge prendendo la residenza a Montecarlo? Non mi risulta, io ce l’ho da decenni. La verità è che l’Italia è un paese di invidiosi e che a Montecarlo le tasse si pagano e sono pure alte. Per alcuni magari posso capire non sia bello, ma la verità è che Sinner non ha infranto nessuna legge".[3]


    CAZZULLO

    Aldo Cazzullo: "Sinner ha un nome francese, parla tedesco, twitta in inglese e ha la residenza fiscale a Montecarlo (ma quest’ultimo per gli italiani non è un problema)."[4] "Trovo amaro che, nel momento in cui ci sono compatrioti che muoiono nel bagno di un ospedale, altri italiani si chiamino fuori dalla comunità, dicendoci in sostanza: arrangiatevi, io sto nel Principato di Monaco (non prendiamoci in giro: il fatto che siano già lì non è una giustificazione, anzi). Certo, Sinner è un ragazzo di diciannove anni, giustamente concentrato sullo sport. È evidente che dietro c' è una macchina, c' è un sistema che mette i campioni al riparo dal Fisco. Ma è un sistema che non ha capito cosa sia un campione. Un campione non è solo uno che vince e fa soldi, spesso succhiati da altri; è una persona che racconta una storia."[5][6]


    DIMITRI

    Nicola Dimitri torna sul punto a distanza di tre anni da Cazzullo, riportando una istanza di Codacons: "È evidente allora che la questione sollevata dal Codacons è tutt’altro che sterile polemica. La questione sportiva si trasforma piuttosto in questione etica e di equità fiscale. Molto chiaramente afferma il Codacons: può un atleta rappresentare l’Italia e insieme scegliere di pagare le tasse altrove, magari in un paradiso fiscale dove le imposte sono minime?"[7]

    Oltre le opinioni, cosa dice il Fisco?

    Note