Speciali Mentana, voce del verbo compulsare

A cura di Renato Ongania[1]

Enrico Mentana.
Logo La 7 (2011).
Studio La 7.
Ucraina.
Dedica.
Logo pagina Facebook Maratoneti di Mentana *https://www.facebook.com/maratonetidimentana/about


INTRODUZIONE

Questo breve saggio, un primitivo elenco di appunti, si limita ai primi sei mesi del 2022...

Per essere ancora più precisi gli appunti vengono scritti con uno sforzo diacronico approssimando i primi 100 giorni dall'Invasione russa dell'Ucraina che coincidono con gli altrettanti 100 giorni di Speciali Mentana, anch'essi consecutivi, ininterrotti e conclusi il 3 giugno 2022.

Il monte ore del materiale preso in considerazione è composto da dirette televisive pari a 300 ore. Forse un record per un direttore di telegiornale, certamente una interessante fenomenologia che merita di essere studiata.

Gli Speciali Mentana - in onda sulla rete nazionale La 7 dalle 17:00 alle 19:00 - sono stati un esempio (ben riuscito) di quei programmi televisivi che innovano il modo di stare in televisione in Italia e rendono la Televisione in generale un servizio che gode di una propria identità.

Siamo di fronte a un nuovo genere? Forse. Certamente il significato dell'incipit "Cari telespettatori" assume una connotazione molto ricca per coloro che amano il genere e apprezzano la professionalità con cui Enrico Mentana prepara la puntata.

Come si evince dal nome, hanno un grande e unico protagonista, forse anche un solo autore principale con uno stile di conduzione che di per sé potrebbe identificare un format, un unicum.

Si tratta di un professionista della televisione e di un navigato giornalista italiano che si è guadagnato la propria popolarità in decine di anni di carriera ai massimi livelli nazionali, con telegiornali trasmessi da oltre tre decadi, Enrico Mentana.

Gli Speciali Mentana rappresentano indubbiamente "materiale fresco" per una case-history che potrebbe essere portata a corredo di uno studio di Sociologia dei media, Comunicazione Pubblica,... combinato con elementi di Semiotica dei media, precisamente di Semiotica del telegiornale.

Negli appunti si omettono gli aspetti relativi alla sigla, che meriterebbero un saggio a parte.

Tra le caratteristiche più peculiari, gli Speciali Mentana nei loro effetti immediati a breve durata permettono di vivere la realtà minuto per minuto, istante per istante e sono in grado di offrire una virtualità che altri programmi televisivi non raggiungono. La formula degli Speciali permette la partecipazione ai fatti del giorno relativi all'Invasione russa in Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022 con tanti linguaggi che si mischiano andando a generare un format sincretico.

Gli Speciali Mentana (SM) sono con ogni probabilità la logica evoluzione delle celebri Maratone Mentana e il Pubblico Modello di echiana memoria, non ha un pubblico enunciatore... cioè il format non prevede il pubblico presente in sala che fa da rappresentante del pubblico implicito. Cionondimeno gli estimatori di Mentana possono essere ben inquadrati dal personaggio pubblico che vanta 1,3 milioni di follower su Facebook.[2]


COMPULSARE

Si osserva che Enrico Mentana, conduttore e direttore del TG La 7, ma persino gli ospiti, compulsano il proprio smartphone alla ricerca di "notizie", "conferme" di una notizia, "dichiarazioni" , "smentite" - tutto in una diretta televisiva che somiglia a un lungo TG, ma che in tre ore di trasmissione ingloba molto di più.

Si potrebbe guardare agli Speciali Mentana come a dei programmi contenitori in cui si avvicendano esperti, giornalisti di guerra, interviste, ma anche spezzoni di trasmissioni televisive della Russia - il tutto finalizzato ad un unico obiettivo: offrire una decodifica della realtà.

Per parafrasare Mario Draghi con riferimento alla necessità "di fare debito buono" in opposizione al "debito cattivo", gli SM, voce del verbo compulsare, sono un tipo di innovazione che produce innovazione buona.


ALTRI FORMAT

Il confronto con altri format è impietoso: Mentana non progetta le posizioni contrapposte in studio, come fanno spesso i suoi colleghi. Non invita persone con diverse opinioni o che hanno notoriamente diverse visioni della realtà dei fatti e che possono alimentare lo scontro e chiaramente contribuire all'audience.

Mentana attinge alla funzione più nobile e primigenia del giornalista, quella di informare nel modo più completo e neutrale possibile il suo pubblico per aiutare la decodifica della realtà, dei fatti. In questo si distingue, con una formula innovativa che merita di essere studiata da vicino.

Un aspetto del tutto particolare e che contribuisce a definire il format è la bolla prossemica[3] di Mentana, affine a quella di un registra cinematografico, o forse un chef de cousine, e per essere ancora più precisi, il manager del ristorante che sostituisce di tanto in tanto lo chef del cousine!

Gli SM non hanno un'arena, non hanno un pubblico in sala di "spettatori", sembrano studiati per essere informativi e non ricercare necessariamente la teatralità, almeno non secondo uno stereotipo classico che si rifà al teatro.


INGREDIENTI

  1. Mentana.
  2. Un solo ospite fisso che Mentana ammette nel suo laboratorio mediale, al suo studio televisivo, che è un esperto di geopolitica, Dario Fabbri. La sua performance assolve alle funzioni descritte da John Reith[4] (intrattenere, educare, informare): informazione rispetto agli eventi con chiavi interpretative complesse ed educazione (formazione) del pubblico nelle tematiche geopolitiche. Marginalmente Fabbri assolve anche alla funzione di intrattenimento mettendo in campo una spiccata intelligenza cognitiva (empatia) nei confronti degli inviati.
  3. Il format prevede gli inviati di guerra che trasmettono in diretta commentando con il conduttore l'evolversi dell'operazione speciale (guerra in Ucraina), alternate da delle narrative (racconti), con una tonalità drammatica.
  4. La riproposizione di spezzoni di trasmissioni televisive russe (60 minuti) - telegiornale nel telegiornale, similmente agli studi passati alla storia con il sottotesto Ceci n'est pas une pipe di Magritte - il telegiornale entra nel telegiornale e attiva il meccanismo di riflessione.
  5. La geografia, le mappe per "documentare" i fatti di guerra, contestualizzarli nel territorio - su questo elemento, si rileva, come appunto da approfondire il suo disappunto con la regia quando viene inquadrata una mappa non sufficientemente rappresentativa di ciò che viene narrato, una critica esplicita che potrebbe avere l'obiettivo di ammiccare con l'utente, generare un'empatia perché la mappa serve "a chi è a casa" non certo al conduttore. Un aspetto molto interessante.
  6. La punteggiatura del programma, dettata dagli spazi pubblicitari. Fasi di tensione e fasi di distensione (ma qui si torna all'ingrediente #1 per capacità e controllo nel gestire i tempi).


IPOTESI GIUSTIFICATIVE

Le ragioni per le quali nel format televisivo Speciali Mentana si sia inserita questa pratica sono molte e diverse le une dalle altre.

Si teorizzano le seguenti ipotesi:

  1. Si sente la necessità di stare al passo con la modernità immersiva di Internet per guadagnare share;
  2. Si vuole sottolineare come si sia "sul pezzo" persino con notizie prese in diretta e verificate in tempo da record;
  3. Si vuole coinvolgere l'utente facendolo partecipare nel racconto della ricerca delle informazioni che però vengono fatte dal conduttore e dagli ospiti al posto dell'utente;
  4. Si vuole offrire all'utente della trasmissione televisiva una garanzia in più rispetto al fatto che si è in tempo reale;
  5. Si vuole sostituire una interattività con l'utente (che non vi può essere), con una interattività con le fonti, le notizie.


QUALE GENERE?

Uno studio più accurato dovrebbe prendere in considerazione quanto afferma Giorgio Grignaffini (2004) e coerentemente si dovrebbe partire da tre grandi dimensioni relative:

  • caratteristiche espressive e modo di produzione;
  • struttura dei contenuti veicolati;
  • funzioni sociali che vengono assolte.

L'intreccio di più ingredienti... dovrebbe portare a riconoscere le caratteristiche dell'ibridazione dei generi degli SM.

Da un punto di vista sociosemiotico le caratteristiche dell'ibridazione degli SM sono molto interessanti e meritano un approfondimento.

Il format più vicino agli SM è forse il "Talk Show a contenuto informativo" (Peverini, 2012, p.95) ibridato con il classico "Telegiornale". Sul fronte delle tematiche affrontate abbiamo quasi esclusivamente un solo tema, la guerra in Ucraina, sul fronte invece degli schemi di strutturazione dei programmi, come detto, vi è un sincretismo molto speciale che appare come un'estensione del telegiornale, più articolato.

A tutto gli effetti gli SM sono degli approfondimenti giornalistici che evitano (sapientemente) la contrapposizione di ragionamenti politici che invece porterebbero ad un dibattito. Il conduttore, da un punto di vista di ruoli attanziali - schema narrativo canonico - opera a volte come opponente per provocare l'esperto, a volte come destinante della missione di informare, invocando l'esperto (mediante una semplice manipolazione), perché mediante la sua performanza riesca a disvelare la complessità che si palesa rispetto a un evento, a una prospettiva, uno scenario in mutamento.

Il tipo di interazione che si stabilisce tra i partecipanti è orientato al modello di talk show informativo, ma come si è detto, appaiono anche le altre funzioni sociali (educazione e intrattenimento), seppur marginali rispetto al main focus: l'informazione.


Bibliografia

Note

  1. Laurea in relazioni pubbliche e comunicazione d'impresa. Studente nel corso di laurea magistrale in Semiotica (Alma Mater Studiorum, Bologna).
  2. https://www.facebook.com/enricomentanaLa7
  3. https://www.leopolda2011.it/educazione-e-societa/cosa-e-la-bolla-prossemica/
  4. https://en.wikipedia.org/wiki/John_Reith,_1st_Baron_Reith